
Il mio percorso:
Incomincio a cantare nel coro di chiesa. Il maestro del coro mi insegnò due arie di Tosti. Mi portò dal grande tenore Mario Del Monaco a farmi sentire.
Mi chiese se avessi mai studiato canto e gli risposi di no, dunque mi disse: “lei ha qualcosa che nessun maestro può insegnare. Lei è nato per cantare, ha il gusto del canto”. Incominciai dunque a cantare e a fare qualche lezione insieme a lui. Dopo qualche tempo ebbe dei problemi di salute e dovetti smettere.
Il mio datore di lavoro mi regalò un vecchio giradischi e ho incominciato ad ascoltare i tenori: Aureliano Pertile, Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Franco Corelli e molti altri, e riuscì a capire a grandi linee la tecnica del canto lirico.
Successivamente andai dalla maestra Enza Ferrari per studiare il repertorio. Dopodichè feci i primi concorsi: nel primo mi fermai alla prima romanza, già nel secondo vinsi il 4° premio ad Adria, un premio a Peschiera del Garda, nel 1974 una borsa di studio al concorso al comunale di Treviso e un anno dopo vinsi per l’opera “Il Trovatore” il ruolo di Manrico. Quest’ultimo ruolo assieme al Duca di Mantova sono stati i ruoli che sostenni più volte.
- Chi mi fece capire dal vivo la tecnica del canto lirico fu il grande tenore Giacomo Lauri Volpi (foto).
La mia vita nel teatro durò 35 anni ma ora continua nell’insegnamento della tecnica del canto.



